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Cosa facciamo
Il lichen sclerosus (LS) è una patologia infiammatoria acquisita, ad evoluzione cronica, a patogenesi immunomediata, spesso associata ad altre patologie immuno-correlate e alla presenza di auto-anticorpi circolanti, sia organo-specifici che non-organo specifici.
La malattia è caratterizzata da una netta predilezione per la popolazione femminile adulta con un rapporto di incidenza femmine:maschi di 10:1 circa, con localizzazione preferenziale a livello della regione ano-genitale, in entrambi i sessi ed in tutte le epoche della vita.
Al momento non esiste in letteratura una casistica sufficientemente ampia che consenta di definire le caratteristiche epidemiologiche e cliniche, e i fattori implicati nella insorgenza di questa patologia nella popolazione italiana.
Il Centro Studi GISED, in collaborazione con il gruppo SIDeMaST di patologie delle mucose, ha condotto uno studio clinico-epidemiologico, della durata di 24 mesi, in pazienti di sesso maschile e femminile, di qualsiasi età, affetti da LS genitale.
Lo studio prevedeva l'uso di una scheda epidemiologica per la raccolta di dati anamnestici, fisiologici e patologici sui fattori di rischio della patologia, dati clinici inerenti al LS e su trattamenti pregressi e/o in atto.
I dati raccolti (729 soggetti) sono stati analizzati al fine di valutare l'epidemiologia del LS genitale nelle varie componenti della popolazione, individuare eventuali patologie associate, i possibili fattori di rischio, approfondire la conoscenza dei sintomi, la frequenza di comparsa dei carcinomi cutanei, esaminare le terapie utilizzate e la loro appropriatezza.
Rispetto alla popolazione generale i pazienti con LS genitale sono più frequentemente obesi o sovrappeso. Vi sono più soggetti con ipertensione. Alta la percentuale di pazienti con un livello di istruzione uguale o superiore alla scuola secondaria superiore, e con maggiore probabilità di svolgere un lavoro sedentario e essere fisicamente meno attivi. Questo suggerirebbe il coinvolgimento di fattori metabolici nell'insorgenza o nella cronicità della malattia. Alta anche la prevalenza di disordini della tiroide, ipotiroidismo autoimmune.
Circa il 5.4% aveva una storia familiare della malattia e in genere un inizio più precoce della malattia. Non sono state invece confermate le associazioni tra malattia e esposizione al fumo, diabete mellito, psoriasi, uso di contraccettivi orali, malattia infiammatoria dell'intestino e incontinenza urinaria, descritte in precedenti studi.
Risultati
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