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Ritratto di Gerard de Lairesse (Rembrandt Harmenszoon van Rijn, 1606-1669)
Nel 1665, all'età di 59 anni, il grande pittore olandese Rembrandt ritrasse in suo quadro un giovane disegnatore, pittore e teorico dell'arte di nome Gerard de Lairesse. Nato nel 1641 a Liegi, e morto ad Amsterdam nel 1711, Gerard de Lairesse fu celebrato come il più grande pittore olandese negli anni successivi alla morte di Rembrandt.
Quando fu eseguito il ritratto, Gerard de Lairesse aveva 24 anni e presentava i tratti tipici della sifilide congenita che però sarebbe stata scoperta solo 200 anni dopo: "La fronte è prominente, le sporgenze frontali sono marcate, ed il cranio può essere asimmetrico. Il ponte del naso è depresso, la punta retratta. Le labbra sono spesso prominenti, e ci sono linee striate che partono dagli angoli della bocca".
La sifilide al tempo del ritratto era poco nota e praticamente sconosciute le manifestazioni tardive della forma acquisita e di quella congenita, che sarebbero state individuate solo verso la fine del 1800. E solo nel 1913 il dr JH Hanken riconosceva, nel volto ritratto da Rembrandt, le caratteristiche di una vittima della sifilide congenita.
Nonostante l'aspetto, definito da alcuni "nauseante", Gerard de Lairesse era in realtà un uomo con una personalità attraente, noto anche per aver disegnato le tavole anatomiche del volume Anatomia Humani corporis, pubblicato nel 1685 da Govard Bidloo, professore di Medicina e chirurgia all'Università di Leiden. Il libro fu in seguito ripubblicato in Inghilterra con il nome del famoso chirurgo William Cooper che tradusse il testo in Inglese e sostituì il suo nome a quello dell'autore, eliminando anche qualsiasi riferimento al disegnatore delle oltre 105 tavole riportate nel volume.
Gerard de Lairesse divenne poi cieco ma continuò la sua attività come scrittore e teorico dell'arte (1).