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Ritratto di Battista Sforza (Piero della Francesca, 1406(?)-1492)
Piero della Francesca, nato a Borgo S. Sepolcro nel 1406(?) e morto nello stesso luogo nel 1492, è una delle figure più rappresentative del Rinascimento italiano.
La sua iniziale attività artistica fu influenzata sicuramente dalla collaborazione con il pittore Domenico Veneziano che affiancò come aiuto nella esecuzione di alcuni affeschi nella chiesa di Sant'Egidio. Masaccio e Donatello lo avranno sicuramente influenzato, come è possibile osservare nell'opera giovanile Battesimo.
In seguito Piero della Francesca visse ospite delle più importanti corti dell'Italia centro-settentrionale dove decorò con affreschi sia le dimore dei signori del tempo che alcune chiese.
A Urbino, ad esempio, dipinse i ritratti della duchessa e del duca di Urbino, Battista Sforza e Federico da Montefeltro, ora ospitati presso la Galleria degli Uffizi a Firenze. Si tratta di un dittico, olio su tavola, in cui i due personaggi sono posti di profilo uno di fronte all'altro, ben evidenti su uno sfondo chiaro davanti a un paesaggio lontano. Probabilmente il ritratto di Federico è stato fatto prima mentre quello della moglie sarebbe stato eseguito dopo la sua morte, avvenuta a soli 27 anni forse per una polmonite.
La giovane duchessa presenta la fronte ampia libera da capelli, non si vedono le sopracciglia tanto che è stata avanzata l'ipotesi che potesse soffrire di una forma giovanile di alopecia fibrosante frontale, una rara malattia dermatologica che si manifesta con perdita di capelli nella regione frontale, parietale e temporale, la cui prevalenza è in forte aumento nel mondo (1).
Da tenere comunque in considerazione che, secondo la moda del tempo, le donne tendevano tutte a tirare i capelli e a rasarli per mostrare la fronte libera quanto più possibile, come dimostrano altri ritratti di quel periodo (2).