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Morbo di Bowen

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bowenChe cos'è il morbo di Bowen

Il morbo di Bowen prende il nome dal dermatologo John T. Bowen ed è una lesione precancerosa che si presenta come una placca eritematosa a lento accrescimento, con bordo netto nelle aree più esposte al sole. Sono solitamente presenti lieve desquamazione e croste. Si tratta di un carcinoma squamocellulare in situ, che occasionalmente può progredire verso una forma invasiva.

Cause del Morbo di Bowen

Spesso si sviluppa in seguito a prolungate esposizioni al sole oppure in soggetti sottoposti a terapie immunosoppressive. In rari casi può essere conseguenza di radioterapia, ingestione di arsenico o associato al papillomavirus nelle aree genitali. La malattia non è infettiva, né ereditaria.

Come si può trattare

In genere si utilizzano tecniche di eliminazione delle lesioni sia fisiche che chimiche.

Terapie in uso

Per eliminare le lesioni superficiali vengono utilizzate tecniche come congelamento con azoto liquido, curettage, escissione chirurgica oppure vengono usati farmaci come il 5-fluorouracile, imiquimod, oppure terapia fotodinamica, radioterapia e laser (queste ultime raramente).

Consigli utili

  • Proteggere la pelle dal sole sia con indumenti che applicando creme solari ad alta protezione.
  • Controllare la pelle per individuare eventuali nuove lesioni.


Linee guida

Terapie in studio



Il dermatologo risponde

Salve mi è stato diagnosticato un bowen, è piccolo, meglio toglierlo chirurgicamente o con laser? Due medici mi propongono soluzioni diverse e non so quale scegliere, certo il laser è meno invasivo, ma sarà sicuro ? Chiedo a voi un consiglio.

Se fatto "secondo scienza" il laser può essere sufficiente. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Salve, a mio suocero di … anni è stato fatto il seguente esame microscopico su una lesione papulo-infiltrativa prepuzio e glande: frammenti di epitelioma spinocellulare bowenoide, ben differenziato (G1) nei frammenti in esame non si osservano figure certe di infiltrazione del corion che mostra intensa flogosi. Che significa esattamente? Come si interviene? Grazie mille.

Dopo una biopsia che diagnostica un epitelioma tipo Bowen, bisogna intervenire per il rischio che l'epitelioma progredisca e vada a dare metastasi, quindi se non ci sono controindicazioni, si procede ad un'asportazione chirurgica in toto o a una laserterapia. Dott.sa A. Di Landro - CentroStudiGISED

 

Buongiorno. Mio figlio, nel mese di giugno ha subito un intervento chirurgico ambulatoriale di asportazione neofoformazione del margine linguale sinistro, porzione posteriore- cavo orale. Riporto testualmente la descrizione macroscopica: lembo mucoso di cm 1x 0,8 x 0,2 con area grigiastra depressa di circa 0,5 cm. Materiale pervenuto fissato in formalina. Materiale incluso in toto; si allestisce 1 inclusione (FB/fb- 21/06/2017). La diagnosi istologica è stata: morbo di Bowen ulcerato. Margini di resezione su tessuto sano. Adesso, da circa due settimane mio figlio si è accorto, vicino alla zona dove ha subito l'intervento, una piccola neoformazione che il medico che l'ha visitato ha consigliato di rimuovere che potrebbe essere come sopra descritto. Chiedo se è il caso di preoccuparci...mio figlio si è un po’ disperato pensando ad un futuro di problemi per ciò che gli sta succedendo. Queste neoformazioni possono dipendere dalla masticazione? Grazie, rimango in attesa di una sua risposta

Potrebbero dipendere da un traumatismo dovuto al contatto dei denti, e se fosse presente andrebbe corretto. Il Bowen comunque è una neoplasia benigna ma può essere multifocale. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buongiorno. Mi è stato diagnosticato tramite biopsia e successivo esame istologico un tumore di Bowen in sede perianale. Vorrei sapere quali procedure mediche e chirurgiche si possono applicare in questo caso. Grazie.

Dipende dalla dimensione della neoplasia, ove possibile preferisco l'asportazione chirurgica altrimenti si può intervenire con il laser, o crioterapia o terapia fotodinamica o con creme presenti in commercio. Le ultime soluzioni non sempre risolvono il caso. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Salve, a mio marito è comparsa sulla palpebra superiore una specie di crosticina tonda che sembrava una cheratosi. Il dermatologo ci ha consigliato di farla togliere da un chirurgo estetico e, portando il materiale ad analizzare è risultato questo: carcinoma squamocellulare in situ. margini liberi. snomed T-01000 M - 80703. È pericoloso questo tipo di carcinoma? Ma data la posizione, vicino alle ciglia come facciamo a sapere se è stato tolto in modo completo? E se non è stato tolto per bene cosa succede? Cosa dovrà fare ora mio marito? Vi ringrazio in anticipo per una vostra risposta.

Da quanto scrive, è importante la dizione di Ca. in situ dell’esame istopatologico, che significa che l’epitelioma era limitato allo strato più superficiale della pelle e non è a rischio metastasi; (il termine più esatto per indicare questo epitelioma è morbo di Bowen). Anche la dizione “ margini liberi” è importante, in quanto significa che il tumoretto è stato asportato totalmente e non c’è rischio di recidive. Suo marito dovrà comunque sottoporsi a controlli periodici, in quanto potrebbe formare altri di questi tumoretti in altre sedi cutanee, che quindi vanno esaminate periodicamente. Dott.ssa Anna Di Landro Bg CentroStudiGised

 

Il referto ha diagnosticato "morbo di Bowen", il dermatologo  mi ha detto che è preferibile asportare e mi ha anche detto di aspettare 2 o 3 settimane prima di intervenire. La ferita della biopsia  non è rimarginata. Corro un pericolo se aspetto oppure consulto un altro dermatologo? Distinti saluti e grazie

Nessun pericolo faccia come consigliato. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buongiorno, mi chiamo ... e ho bruciato un morbo di Bowen sulla coscia destra, vorrei sapere se la parte trattata può essere esposta al sole estivo senza avere conseguenze. Grazie mille

Per quest'anno almeno sarà bene riparare la zona. Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGISED

 

Buon giorno, mia mamma, ... anni, ha la malattia di Bowen in una gamba (e' stata fatta la biopsia). Il dermatologo consiglia o la termodinamica o applicazioni con ... unguento (a base di imiquimod), secondo lei cosa e' meglio? Grazie.

Dipende dalla grandezza della lesione, comunque una terapia non esclude l'altra se la prima intrapresa non desse risultati soddisfacenti. Prof. Cleto Veller Fornasa – Centro Studi GISED

 

Ho ... anni e 2 anni fa è spuntata la prima crosticina sul lato sinistro del viso all'altezza dell'orecchio, un primo dermatologo ha diagnosticato la lesione come basalioma e ha bruciato la zona con elettrobisturi. A marzo ..., poco più sopra la vecchia bruciatura è riapparsa la solita crosticina e un altro dermatologo ha ritenuto opportuno asportare la lesione per fare una biopsia, la diagnosi "adenoma di Bowen". Novembre ..., pochi giorni fa è riapparsa altra crosticina, questa volta poco più sotto la vecchia cicatrice... Cosa devo fare? È possibile che la lesione si sia trasformata in qualcosa di più grave? Dovrò fare un'altra biopsia? Vi ringrazio per l'attenzione e spero di poter risolvere con un vostro consiglio

Probabilmente il suo tumore non è stato asportato "in toto", come deve essere fatto, per cui è utile che venga rioperato da persona esperta, chirurgo plastico, dermatologo chirurgo,.., senza remore, che le garantisca una radicalizzazione del problema, prima che dal Bowen Le possa insorgere un ca. spinocellulare vero e proprio, considerato maligno. Dott.ssa Anna Di Landro BG – Centro Studi GISED

 

Vorrei sottoporvi un caso di Morbo di Bowen: a mia mamma di ... anni, circa un anno fa, è comparsa sullo zigomo sinistro. una macchia di colore un poco più scuro della sua pelle della grandezza di circa 1 cm che si è trasformata centralmente in una crosticina e poi in una verruchetta di circa 1 mm molto fastidiosa che gli procurava prurito e che si staccava frequentemente dalla base, è stata seguita da un dermatologo che l'ha curata per mesi senza risultati positivi dicendole che la cura si sarebbe protratta per diverso tempo. Circa due settimane fa il chirurgo da cui si è fatta visitare ha deciso di fare un prelievo istologico e quindi ha asportato la verruca, che ha dato esito positivo per il Morbo di Bowen. Il suo medico curante ha sconsigliato di intervenire chirurgicamente informandomi che la lesione avrebbe necessità di un trapianto cutaneo e dato che mia mamma è anziana e diabetica, probabilmente si sarebbero presentati dei problemi per l'attecchimento della pelle. Vi chiedo cortesemente qual è il Vs. parere circa l'opportunità di intervento chirurgico ed eventuali rischi di a non intervenire chirurgicamente data l'età di mia mamma, ed il decorso della malattia. Vi ringrazio anticipatamente rimanendo in attesa di una gentile risposta.

Gentile Signora, certamente il suo Medico Curante ha ragione, il diabete rende più difficoltosa la guarigione delle ferite chirurgiche e aumenta il rischio d'infezioni tuttavia il Morbo di Bowen è un tumore della pelle, che se non adeguatamente trattato potrebbe portare nel tempo a gravi conseguenze. Le consiglierei pertanto di consultare nuovamente un dermatologo che, alla luce di una diagnosi istologica certa e in base al quadro clinico della paziente potrà consigliarle l'intervento migliore (oltre all'asportazione chirurgica classica si può ricorrere in alcuni casi a dei metodi alternativi). Cordiali saluti. dott. Lorenzo Peli. - GISED

 

Buongiorno, mi chiamo (...) ed ho alcune domande da farVi in merito a questo argomento dato che mi tocca personalmente. Mia madre ha ...  anni ed è stata operata il 09/2002 ad un basalioma sul dorso della schiena che aveva da circa 5 anni. L'intervento è stato effettuato in anestesia totale e la grandezza del basalioma aveva un diametro di 2,5 centimetri. Dal risultato dell'esame istologico però il presunto basalioma ora è "CARCINOMA IN SITU DELL'EPIDERMIDE - MORBO DI BOWEN" escissione completa, modesta iperplasia melanocitaria. Ora vorrei sapere gentilmente se questo tipo di tumore può metastatizzare e se sì, in che percentuale e se c'è il rischio che colpisca anche i linfonodi. (Sempre in percentuale). È il caso di sottoporsi a terapia radio o chemio? Nell'attesa di una Vs. gentile risposta Vi ringrazio e porgo distinti saluti.

Il Basalioma e il Morbo di Bowen possono avere clinicamente aspetti simili. E' perciò l'esame istologico che fornisce, a posteriori, una diagnosi di certezza circa la natura della lesione. Il Morbo di Bowen è un tumore della pelle che rimane anche per lungo tempo confinato alla sola epidermide, per questo motivo l'asportazione della lesione comporta in genere una completa guarigione, senza conseguenze. La definizione "Carcinoma in situ dell'epidermide" sottolinea proprio il fatto che il tumore è limitato al solo strato superficiale della pelle. Il rischio di metastasi locoregionali o a distanza in questa fase è molto basso o nullo. Si può ragionevolmente ritenere che il problema si sia risolto con l'intervento già effettuato senza necessità di sottoporsi ad altre terapie. Tuttavia, non conoscendo direttamente il caso, le consigliamo di seguire scrupolosamente i consigli che le verranno dati dai medici che hanno seguito la paziente, in particolare per quanto riguarda eventuali visite di controllo (cd. follow-up). Cordiali saluti. dott. Lorenzo Peli. - GISED

 

Sono un uomo di circa 38 anni, in questi giorni mi hanno diagnosticato il Morbo di Bowen, che nel mio caso si presenta sulla spalla con la pelle arrossata e a volte si formano delle piccole crosticine. A gennaio - febbraio del 2003, dovrò sicuramente subire un intervento chirurgico per l'asportazione del tumore. Desideravo sapere, quali eventuali conseguenze può portare questa malattia, e se ci sono rischi per gli organi interni. Grazie.

Il Morbo di Bowen è un tumore della pelle inizialmente limitato al solo strato superficiale (epidermide) proprio in virtù di questa sua collocazione superficiale è normalmente guaribile senza conseguenze purchè venga trattato precocemente. Il trattamento di scelta è l'asportazione chirurgica in anestesia locale in alternativa, in casi particolari, possono essere anche impiegati metodi alternativi come la crioterapia, la diatermocauterizzazione o la fotocoagulazione laser. Le consigliamo di sottoporsi in tempi brevi all'asportazione della lesione. Cordiali saluti. dott. Lorenzo Peli. - GISED

 

A mia madre, oggi di ... anni, fu trattata con crioterapia una lesione (forma circolare) sulla gamba, almeno 8-10 anni fa. La lesione non si è più riformata, ma si formano numerose lesioni definite discheratosi senili dal Dermatologo-Oncologo che la segue. Ora mia madre è afflitta da una lombosciatalgia (?) resistente a tutte le cure, da almeno 2 mesi, nel medesimo periodo le discheratosi sono aumentate moltissimo. Può esserci un collegamento con la sua vecchia patologia o è privo di senso? Da notare che da alcuni anni è risultato debolmente positivo il marker CEA, ma in assenza di sintomatologia e data una ecografia addome-pelvi totalmente negativa, lo stesso medico curante non ha ritenuto fare altri accertamenti. Grazie se vorrete darmi un parere

Egregio signore, non è mai stata eseguita una biopsia su queste lesioni? Il termine di Discheratosi senile è molto generico; potrebbe indicare delle Cheratosi Attiniche multiple, lesioni benigne, favorite dalla fotoesposizione cronica, a rischio di degenerazione in epitelioma, ma che non dovrebbero avere relazione con la lombalgia e con il rialzo del test ematico. Alle gambe nell'anziano si possono anche avere quadri di Stucco Cheratosis, lesioni sempre benigne, varianti di Cheratosi seborroiche, la cui terapia è su sua richiesta chirurgica o crioterapica. Cordialità, Dott.ssa Anna di Landro - GISED

 

Mio padre è stato ripetutamente operato di tumori cutanei (basaliomi, carcinomi spinocellulari etc.) Le ultime neoformazioni asportate al dorso sono risultate all'istologia Morbo di Bowen. Sono presenti altre lesioni sospette ma, per l'età di mio padre (... anni) e le scadenti condizioni generali è stato sconsigliato l'intervento chirurgico. È stato prescritto... Vorrei conoscere l'efficacia di tale terapia ed inoltre se esiste una correlazione tra Morbo di Bowen nell'anziano e infezione da HPV. Grazie

Il comportamento consigliato è corretto. Il morbo di Bowen è considerato l'anticamera del carcinoma spinocellulare, cioè una neoformazione ancora benigna. Esattamente le correlazioni con l'HPV non sono certe. E' sempre comunque utile il trattamento di queste lesioni, per evitare che raggiungano dimensioni grandi per cui diventano non trattabili con il rischio di degenerazione in carcinoma. Cordialità, Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Ho una macchia rossastra sulla mano sinistra del diametro di un centimetro. Alla fine di luglio dopo una biopsia mi è stato diagnosticatomi è stato diagnosticato come "Carcinoma intraepidermico a tipo morbo di Bowen" e dovrò toglierlo a fine settembre. Vorrei sapere se anche questo tipo di carcinoma è asportabile senza conseguenze, o se quel "intraepidermico" stà ad indicare una fase successiva già più a rischio. Grazie

Sta proprio nella dizione di "intraepidermico" il concetto che il tumore è ancora nella fase benigna, perchè limitato all'epidermide e il rischio metastasi è zero. se oltrepassa l'epidermide diventa maligno, quindi non abbia titubanze. Cordialità, Dott.ssa A. Di Landro - GISED

 

A mio figlio, anni ..., da alcuni mesi si sono presentate delle papule sulla testa del glande. Il dermatologo dopo due mesi di inutili cure con pomate cortisoniche per balanite di zoon, ha effettuato un prelievo dalla parte per una biopsia. Il responso è stato: "quadro istopatologico compatibile con PAPULOSI BOWENOIDE". Il dermatologo dice che trattasi di malattia trasmessa da virus per via sessuale e ritenuta precancerosa. Ha bruciato le papule con il laser e vuole vedere il ragazzo ogni 20 giorni per tre mesi per procedere ad eventuali ulteriori bruciature. Adesso è apparsa una macchia simile sul collo; può essere ancora papulosi? Potreste dirmi qualcosa di più su questa malattia? Che rischi corre mio figlio? Cosa resta da fare? Grazie per una cortese risposta.

La Papulosi Bowenoide è considerata una precancerosi, quindi una lesione benigna anche se a rischio di degenerare, che in genere si localizza ai 4 arti, in particolare gambe, e ai genitali. Da quanto riferisce, sembra che il dermatologo abbia un po' esagerato su quanto detto, perchè la sua origine virale non è certa e neppure la trasmissione per via sessuale. Un'intossicazione da arsenico può favorire la patologia stessa, suo figlio lavora in qualche industria chimica o altro? La lesione al collo non dovrebbe essere della stessa natura, perlomeno è una localizzazione non tipica. Utile senz'altro fare controlli periodici. Cordialità, Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Buonasera, una decina di anni fa fui sottoposta a crioterapia per una neoformazione al braccio destro (di lato al polso), peraltro piccolissima. Una sorta di chiazzetta rosa di 2/3 mm. che però non risultava essere uguale al resto della mia pelle, seppure macchiata da molte efelidi. Non ci fu chiaramente biopsia e neanche una diagnosi precisa, si parlò di Morbo di Bowen ma senza certezze. Solo che un medico mi disse che tale neoformazione, nel caso fosse stato un Bowen, era l'anticamera di un tumore al rene, all'intestino o al polmone. Oggi ho ... anni e mi tengo molto sotto controllo ma questa spina nel fianco me la porto dietro da anni. Qual'è il Vostro parere? Vi ringrazio molto per l'attenzione e Vi invio i migliori saluti.

Non capisco cosa le sia stato detto, perchè il Morbo di Bowen è considerato l'anticamera di un tumore della pelle, ma se asportato non dà altri problemi. Che poi si possa associare una predisposizione ad altri tumori interni è una cosa ancora dubbia e certo non ad altissimo rischio, per cui viva tranquilla. Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Buongiorno, una mia amica, età ... anni, ha ritirato il referto della biopsia di un carcinoma sul naso che ha operato un mese fa e la dicitura “morbo di bowen in cheratosi attiva” e “losanga di 1,5 cm…” l’ha molto spaventata. Ne ha motivo, secondo lei? La ringrazio

No, perchè il morbo di Bowen è una fase molto iniziale di epitelioma, considerato benigno, non a rischio di metastasi. Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Avrei bisogno di un chiarimento circa il referto istopatologico sottostante, a seguito di una asportazione di una specie di ciste, sulla coscia sinistra, identificata dal chirurgo come “morbo di Bowen”: “CARCINOMA INTRAEPIDERMICO TIPO M.DI BOWEN .LA LESIONE E' CONTENUTA ENTRO I MARGINI DI RESEZIONE. REFERTO MACROSCOPICO : LOSANGA CUTANEA DI CM 3,2 X 1,6 RIVESTITA DA epidermide CON ALCUNE PAPULE BIANCASTRE”

E’ stata rimossa completamente una neoformazione neoplastica benigna. Non esiste più alcun problema. Cordialità, Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED


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