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Cosa facciamo
Molte malattie dermatologiche croniche (es. psoriasi) prevedono l'uso di farmaci biologici che modulano l'attività del sistema immunitario, potendo, in linea di principio, favorire l'insorgenza di alcune infezioni, e potendo in teoria aggravare le condizioni di pazienti con COVID-19.
Il progetto ha raccolto ed analizzato dati provenienti dai centri dermatologici dell'Italia settentrionale, al fine di valutare l'impatto del trattamento con farmaci biologici sulla gravità del COVID-19 e la mortalità connessa.
Nel periodo compreso tra febbraio e giugno 2020 è stata studiata l'incidenza di ospedalizzazione e di morte per COVID-19 in un ampio campione di pazienti con psoriasi a placche che erano in trattamento con farmaci biologici, confrontandoli con la popolazione generale.
I dati raccolti finora hanno mostrato che l'uso di farmaci biologici durante la pandemia non ha influenzato lo sviluppo di gravi complicazioni dell'infezione da SARS-CoV-2, rendendo non necessaria l'interruzione dei trattamenti in pazienti con psoriasi.
I risultati sono stati pubblicati nei seguenti lavori: