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Bartolo di Fredi e la cellulite batterica

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Il Beato che risana i malati

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Il Beato che risana i malati (Bartolo di Fredi, ?-1440)

Pittore senese vissuto nella seconda metà del XIV secolo, Bartolo di Fredi è ricordato per la prima volta in un documento del 1353 associato al nome di Andrea Vanni con cui aprì una bottega a Siena. Morì nel 1440.

Fu artista molto attivo, definito dai critici "decorativo", autore di numerose opere a Siena, a San Gimignano, a Montalcino.

Proprio nella chiesa di San Francesco a Montalcino, nel 1382, il pittore dipinse un polittico costituito da una tavola centrale che rappresenta la Deposizione della Croce e da quattro tavole laterali, due dedicate a San Giovanni Battista e due dedicate al beato francescano Filippino Ciardelli, un frate locale morto nella seconda metà del duecento.

Nel polittico sono rappresentati due episodi della vita del beato: la Levitazione del santo ed il Beato che risana i malati. In quest'ultima tavoletta si vede il santo che benedice la gamba di un malato attorniato da altri individui sofferenti che chiedono al santo la possibilità di guarire.

La gamba dell'uomo presenta lesioni dovute a cellulite batterica, una affezione diffusa nel medioevo, legata soprattutto alle cattive condizioni igieniche, in seguito ad infezione di ferite cutanee accidentali o chirurgiche.

Il Polittico della Deposizione di Bartolo di Fredi è conservato al Museo Civico e Diocesano d'Arte sacra di Montalcino (v. p. 294 Volume La Terra dei Musei, Monte dei Paschi di Siena).


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