Menu principale:
Aderiamo ai principi HONcode. Verifica qui.
Alopecia androgenetica: novità dalla ricerca
Pubblicata il 18/5/2012
Ci aveva pensato Sinesio di Cirene, nel V secolo dopo Cristo, a scrivere un Elogio della Calvizie, cercando di difendere questa condizione che interessa circa l'ottanta percento degli uomini caucasici, prima dei 70 anni (vedi qui). Fattori determinanti per lo sviluppo dell'alopecia cosiddetta androgenetica (AGA) sono il testosterone ed in pochi uomini la presenza di un locus genetico di suscettibilità nel recettore degli androgeni. Non è chiaro invece il contributo di altri fattori.
Un gruppo di ricercatori americani ha usato un approccio di espressione genica globale per individuare geni espressi in maniera differenziale in aree della testa, prive di capelli e con capelli, degli stessi individui affetti da calvizie. L'articolo, pubblicato sulla rivista ad accesso libero Sci Transl Med, spiega come i ricercatori siano riusciti ad individuare una molecola, la prostaglandina D2 sintasi (PTGDS) che risulta sovraespressa sia a livello di mRNA che come proteina nelle zone calve rispetto a quelle con capelli. Anche il prodotto enzimatico della PTGDS, la prostaglandina D2 (PGD2), risulta espresso ad alti livelli nel tessuto calvo della testa.
Gli autori dimostrano che PGD2 inibisce la crescita dei capelli in follicoli piliferi umani espiantati e se applicato per via topica ai topi. L'inibizione richiede anche la presenza di un recettore specifico, la proteina GPR44.
Tutti questi risultati suggeriscono alcune possibilità terapeutiche per il trattamento della AGA quali formulazioni topiche di antagonisti di GPR44 e supplementi di PGE2 che potrebbero controbilanciare gli effetti inibitori di PGD2 (1).
A cura della Redazione scientifica.