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Nuove regole per le creme solari
Pubblicata il 21/7/2008
Ne avevamo già parlato nel nostro approfondimento “Le creme solari sono davvero utili?”. Nel 2007 la commissione europea aveva raccomandato ai produttori di prodotti solari di utilizzare etichette più facili da leggere e di non utilizzare indicazioni quali “schermo o protezione totale”, “prevenzione per tutto il giorno”, riportando invece avvertenze e consigli per un loro corretto uso.
Da quest’anno le nuove regole sull’etichettatura delle creme solari sono in vigore anche in Italia.
In poche parole, non è più possibile affermare che esistono prodotti in grado di garantire protezione assoluta contro le radiazioni solari, sia che si tratti di raggi UVB o raggi UVA.
Entrambi i tipi di radiazioni sono infatti dannosi per la pelle aumentando non solo l’insorgenza di scottature, eritemi, invecchiamento precoce della pelle ma anche il rischio di tumori cutanei.
Per evitare problemi derivanti da un’eccessiva esposizione al sole poche semplici regole da seguire e tanto buon senso:
A cura della Redazione scientifica.
Prurito: alcuni semplici consigli
Pubblicata il 14/7/2008
La sensazione cutanea di prurito è in genere associata ad un fastidio transitorio che cerchiamo di far passare sfregando la zona della pelle interessata.
Si avverte prurito in presenza di lesioni cutanee dovute a parassiti (scabbia, pediculosi, etc), infezioni (varicella, micosi cutanea), punture d’insetto, malattie cutanee infiammatorie (orticaria, dermatiti, ecc.), tumori cutanei, xerosi cutanea, reazioni a farmaco.
Ma si può avere prurito anche in assenza di lesioni cutanee, per infestazioni da ossiuri, alterazioni endocrine, insufficienza renale cronica, colestasi, malattie ematologiche e neoplasie, reazioni a farmaco, forme di prurito “psicogene” (1).
La condizione di prurito cronico può avere profonde conseguenze sulla qualità della vita: spesso il prurito si presenta o si aggrava durante la notte andando quindi ad interferire con il riposo notturno e determinando stanchezza e forme di depressione anche pericolose (2).
Non sono molti i trattamenti disponibili, è possibile comunque alleviare la sensazione di prurito seguendo alcune semplici regole o utilizzando terapie specifiche consigliate dai medici.
A cura della Redazione scientifica.
Pelle a colazione: alcuni anfibi usano la pelle materna per nutrire i piccoli appena nati
Pubblicata il 7/7/2008
Sono anfibi sconosciuti dalle nostre parti le cosiddette cecilie, anfibi simili a serpenti, appartenenti all’ordine Apoda o Gymnophiona, che vivono in aree equatoriali e tropicali.
Le cecilie possono essere ovipare o vivipare e fino a poco tempo fa si pensava che solo le forme vivipare fossero dotate di denti fetali specializzati nello staccare secrezioni ricche di lipidi e materiali cellulari dalle superfici interne degli ovidotti materni. Si è poi visto che anche alcune specie ovipare erano dotate di denti fetali.
Osservando questi animali appena nati si è scoperto che essi vivono per un certo periodo attaccati alle madri le quali, diversamente dagli altri adulti, presentano una pelle di colore pallido. I piccoli appena nati sono dotati di una speciale dentizione che permette loro di nutrirsi della pelle materna. Si parla in questo caso di dermatofagia materna.
La cosa interessante emersa da uno studio appena pubblicato sulla rivista Biology Letters è che questo comportamento, comune ad una specie africana ed una sudamericana, ha avuto origine probabilmente prima che Africa e Sud America si separassero, oltre 100 milioni di anni fa.
A cura della Redazione scientifica.