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Europa in corsa per la farmacovigilanza
Pubblicata il 30/1/2009
L'European Network of Centres for Pharmacoepidemiology and Pharmacovigilance o ENCePP è un progetto dell'EMEA che intende rafforzare il controllo dei farmaci nel periodo successivo all'autorizzazione alla vendita. Il progetto, iniziato nel 2006, si articola in fasi differenti. La prima fase già conclusa ha portato alla identificazione di 80 centri idonei in tutta Europa. E' stato inoltre creato un elenco di archivi farmacoepidemiologici e di registri di pazienti.
Per il periodo 2008-09 gli obiettivi fissati comprendono standard di ricerca comuni, lo sviluppo di un codice di condotta condiviso che garantisca trasparenza ed indipendenza di ogni ricerca, e catalogazione delle risorse disponibili, centri di ricerca e dati necessari per svolgere le attività di ricerca.
Di questa rete di risorse potranno avvalersi sia le agenzie di regolazione che le industrie farmaceutiche per migliorare l'analisi del bilancio beneficio-rischio dei farmaci commercializzati.
Il Centro Studi GISED è tra i 9 centri italiani che fanno parte del network ENCePP.
A cura della Redazione scientifica.
Melanoma e cellule staminali
Pubblicata il 22/1/2009
Uno studio appena pubblicato dalla rivista Nature modifica o almeno rimette in discussione il concetto di cellule staminali del cancro. Secondo questo modello all'interno delle cellule tumorali esisterebbe una ridotta sotto-popolazione potenzialmente tumorigenica.
La percentuale di potenziali cellule staminali del cancro o cellule inizianti il cancro sarebbe veramente bassa (<0.1%). Ad esempio nel melanoma solo una su un milione di cellule sarebbero in grado di dare origine ad un nuovo tumore quando trapiantate in topi immunocompromessi (NOD-SCID) (1, 2).
La ricerca descritta su Nature rivela che, modificando le condizioni del saggio di xenotrapianto ed utilizzando topi altamente immunocompromessi (NOD-SCID) e mancanti del recettore gamma dell'interleuchina-2, si osserva un aumento notevole del numero di cellule tumorigeniche, di vari ordini di grandezza.
Le cellule staminali del cancro non sarebbero quindi rarissime, come si è ipotizzato finora. Nel caso del melanoma una cellula tumorale su quattro sarebbe in grado di originare un cancro.
Questa scoperta, se confermata in futuro, potrebbe essere utile per modificare e migliorare le strategie terapeutiche contro il cancro (3).
A cura della Redazione scientifica.
Utilità del massaggio cutaneo in bimbi prematuri
Pubblicata il 14/1/2009
Massaggiare la pelle di bimbi prematuri sani con oli vegetali può determinare un aumento del loro peso corporeo, dello sviluppo neurologico ed una diminuzione dei tempi di ricovero ospedaliero.
E' il risultato di uno studio clinico randomizzato svolto in un ospedale francese che ha coinvolto 49 neonati nati tra la 31 e la 34 settimana di gestazione. I bimbi sono stati suddivisi in tre gruppi sottoposti per 10 giorni ad una medesima forma di massaggio (Sensori-Tonico-Motor touch, 15 minuti due volte al giorno) accompagnata dall'uso di olio di mandorle dolci o di una miscela di 4 oli vegetali detta ISIO4 (comprendente olio di girasole, olio di girasole ad alto contenuto di acido oleico, olio di colza e olio di semi d'uva) entrambi addizionati di acido linoleico, linolenico, vitamina E o massaggiati solo con soluzione salina, rispettivamente, più un gruppo di controllo che non riceveva alcun tipo di trattamento.
I controlli effettuati nel corso dello studio hanno evidenziato una riduzione dei tempi di ricovero ed un aumento della lunghezza corporea in tutti i bambini dei tre gruppi che ricevevano il massaggio. I bambini massaggiati con gli oli vegetali, in particolare con la miscela ISIO4, presentavano inoltre aumento del peso corporeo ed un miglioramento netto delle risposte neurologiche rispetto ai controlli. Si osservava anche una migliorata idratazione della pelle ed un recupero rapido di alterazioni dermatologiche.
Durante il massaggio tutti i sensi dei bambini venivano stimolati con differenti modalità in maniera simultanea e non sequenziale: oltre alla stimolazione tattile vera e propria dovuta al massaggio, i bambini erano sottoposti a cambiamenti di posizione (modalità cinestesica), ascoltavano musica, mentre l'operatore continuava a parlare con loro (modalità uditiva), mantenendo il contatto visivo (modalità visuale). Anche l'olfatto era stimolato in relazione al tipo di olio usato (modalità olfattiva) (1).
A cura della Redazione scientifica.
Psonet: insieme contro la psoriasi
Pubblicata il 5/1/2009
Circa il 20% dei pazienti affetti da psoriasi ha bisogno di trattamenti sistemici per controllare la propria malattia. Insieme ai trattamenti sistemici convenzionali, i cosiddetti farmaci "biologici" hanno sicuramente ampliato le possibilità terapeutiche esistenti. Se dati di efficacia e sicurezza a breve termine sono disponibili per la maggior parte dei trattamenti sistemici, non così è per le informazioni a lungo termine. Se si escludono PUVA terapia e ciclosporina, gli studi sinora condotti risultano di durata ancora troppo limitata, per fornire un profilo preciso di sicurezza ed efficacia nel lungo periodo.
A tale scopo in nove nazioni europee (Francia, Germania, Israele, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia ed Inghilterra) sono stato creati singoli registri che raccolgono informazioni sui pazienti sottoposti a terapie sistemiche con farmaci convenzionali e biologici. Il progetto Psonet rappresenta una rete a livello europeo che seguirà i pazienti con un follow-up semestrale per 5 anni ed il cui obiettivo principale sarà quello di paragonare il numero di eventi avversi per ogni tipo di trattamento sistemico, di esaminare gli esiti in pazienti normalmente esclusi dagli studi clinici ed identificare fattori di previsione della risposta al trattamento ed eventuali complicazioni (1).
Il centro studi GISED coordina il progetto Psonet sostenuto anche dall'AIFA (2). Ulteriori informazioni al sito www.psonet.eu.
A cura della Redazione scientifica.