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Melanoma

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melanomaChe cos'è il melanoma

Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule presenti nell'epidermide e responsabili dell'abbronzatura. Le stesse cellule possono raggrupparsi a formare i nevi (o nei) melanocitici, formazioni del tutto benigne e molto comuni. Si manifesta, nella forma più comune, il melanoma a diffusione superficiale, come una lesione pigmentata del diametro di pochi mm, che si allarga progressivamente in senso radiale e si ispessisce un poco divenendo una placca palpabile. Dalla fase di crescita radiale la lesione può evolvere verso una fase di crescita verticale nella quale il tumore ha prima l'aspetto di una papula sovrastante la placca e poi di un nodulo che può anche essere ulcerato. Forme meno comuni sono il melanoma nodulare d'emblée, il melanoma acro-lentigginoso localizzato alle estremità e la lentigo maligna melanoma tipica dell'anziano e localizzata in aree fotoesposte cronicamente al sole.
Il melanoma in fase avanzata può metastatizzare attraverso il sistema linfatico e il sangue raggiungendo altri organi.

Cause del melanoma

Il melanoma può insorgere tanto su un nevo che sulla pelle apparentemente sana. Il rischio è maggiore nelle persone con pelle chiara, occhi azzurri o verdi, e capelli biondi o rossi. Il rischio aumenta quando vi sia una storia di esposizione eccessiva al sole, con ustioni (o scottature) solari, specie in età infantile. Inoltre, il rischio di melanoma aumenta in persone con molti nei. Una storia familiare di melanoma è un ulteriore fattore di rischio ed è bene che i familiari di pazienti con melanoma si sottopongano a controlli dermatologici.
Altri fattori di rischio ipotizzati ma poco documentati sono l'esposizione ad agenti chimici quali benzene e derivati del petrolio o altri inquinanti ambientali.

Come si può trattare

Melanomi in fase iniziale vengono rimossi chirurgicamente mentre per melanomi in fase più avanzata si usano chemio e radioterapia oltre alla terapia chirurgica.

Terapie in uso

I trattamenti sono definiti secondo lo stadio della malattia. Nello stadio 1 e 2 il trattamento principale è la rimozione chirurgica della lesione che può essere seguita da un successivo allargamento dei margini chirurgici così da eliminare al massimo il rischio di recidiva. Nello stadio 2 inoltre può essere proposta una biopsia al linfonodo sentinella. Quando il melanoma si è diffuso ai linfonodi esso viene classificato di stadio 3 e i trattamenti indicati comprendono la rimozione chirurgica del melanoma e dei linfonodi.

Nei casi più avanzati (stadio 4) possono essere utilizzati farmaci chemioterapici, immunoterapia, mediante l'uso di farmaci che stimolano il sistema immunitario come interferone, ipilimumab (anticorpo monoclonale diretto contro CTLA4) e farmaci anti-PD1 come nivolumab e pembrolizumab, o le cosiddette terapie mirate, cioè indirizzate verso specifiche proteine alterate che promuovono la crescita del melanoma, come farmaci inibitori di B-RAF (vemurafenib e dabrafinib) e inibitori di MEK (quali trametinib e cobimetinib). In presenza di mutazione del gene cKit è possibile considerare un trattamento con gli inibitori specifici imatinib o dasatinib. Recentemente l'uso combinato di farmaci diversi ha mostrato di migliorare la prognosi della malattia in fase avanzata con un significativo incremento del tasso di risposta e della sopravvivenza. Inoltre sono tanti gli studi clinici in corso.

Consigli utili

  • Sicuramente l'arma più potente è la prevenzione che si attua attraverso il controllo delle lesioni pigmentarie sia attraverso l'auto-esame che facendosi controllare periodicamente da un dermatologo esperto: qualsiasi cambiamento deve essere comunicato al medico. Utili a questo proposito le regole dell'ABCDE e quella del "brutto anatroccolo".
  • Salvaguardare la pelle al sole proteggendosi con indumenti adeguati e creme solari ad alto fattore protettivo soprattutto se di carnagione chiara.
  • Tenere i bambini lontano dai raggi solari diretti.
  • Evitare l'uso di lettini e lampade abbronzanti quanto più possibile.


Linee guida

Terapie in studio



Il dermatologo risponde

Salve, dottore. Ho quasi 46 anni e 7 anni fa sono stata operata per un melanoma 3 stadio Clark, <0,6, per cui, dopo la iniziale biopsia, mi è stato praticato un intervento di allargamento. Poi ho cominciato ad effettuare tutti gli accertamenti necessari, inizialmente ogni 6 mesi, e poi una volta all'anno. Tutto bene, solo che ogni volta che devo sottopormi a questi controlli mi assale una grande ansia. Per cui, le chiedo: secondo il suo parere, il rischio di una recidiva è basso? Posso affrontare la situazione con serenità? La ringrazio in anticipo e la saluto.

Fondamentale quando si fa diagnosi di Melanoma è soprattutto lo spessore di Breslow oltre che il livello di Clark, e altri dati, presenza mitosi, ecc., per cui se, come scrive, lo spessore è di 0,6 mm, il rischio metastasi è praticamente zero, per cui stia tranquilla. Anche il dato che non sia rientrata nei casi con necessità di eseguire il "linfonodo sentinella" è positivo. Ovviamente dovrà fare i suoi controlli periodici, ma non dovrebbero esserci ulteriori problemi. Dott.ssa Anna Di Landro - CentroStudiGised

 

Buonasera, è da qualche mese che sull'unghia del secondo dito del piede destro si è formata, esternamente verso sinistra, una striscia un po' più scura, sul marrone chiaro. Leggendo su internet trovo solo cose negative, potrebbe essere soltanto un neo? Oppure devo preoccuparmi e andare tempestivamente a fare una visita più approfondita? Grazie

Il colore che descrive dovrebbe essere rassicurante, comunque la visita dermatologica deve essere fatta. Prof. Cleto Veller Fornasa- CentroStudiGised

 

Buongiorno, vorrei sapere cosa sono i nei compositi e se sono potenzialmente pericolosi. Questo anno ho tolto 5 nei di cui uno era un melanoma in situ, 3 erano nevi compositi e uno era un nevo dermico. La mia dottoressa ha detto che abbiamo fatto bene a toglierli che il composito è un neo benigno che nasconde sotto un neo maligno ma non ho trovato alcuna definizione di questo tipo nel web, quindi penso di aver capito male. Grazie

Non si capisce che informazione le abbia dato la sua dottoressa, perchè il nevo composto è un nevo del tutto tranquillo, benigno, che non nasconde niente di maligno e non serve asportare a tappeto. Si rivolga a persona più competente in materia per essere meno spaventata. Dott.sa A. Di Landro CentroStudiGised

 

Salve, sono molto preoccupata per mia mamma. Gli è stata diagnosticata una lentigo maligna, di cosa si tratta? è un tumoremaligno? ... Grazie per la cortese attenzione

La lentigo è una possibile espressione del melanoma maligno ma non la più pericolosa. Sono possibili  interventi per lo più risolutori, ma, in base all'età del soggetto e al quadro istopatologico si può anche decidere di non intervenire limitandoci ai controlli periodici. Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGised

 

Salve, in un melanoma nod. dopo un primo asporto le operazioni successive sarebbero ricerca linfonodo sentinella e con rimozione melanoma e dei linfociti e successivamente se necessario linfodactemia cioè rimozione di tutti i linfociti? In cosa consistono le due operazioni (linfonodo sentinella e linfodactemia)? Quali sono gli effetti collaterali post operatori, durata delle operazioni e degenze media?

La tecnica del "Linfonodo sentinella" è una tecnica particolare che si attua se il Melanoma supera un certo spessore e serve per escludere che ci siano linfonodi positivi, cioè invasi dalle cellule del melanoma. Se questo esame è positivo, si procede all'asportazione di tutti i linfonodi di quel distretto, per eliminare eventuali metastasi. Sono tecniche piuttosto impegnative, che comunque ormai si eseguono da anni, che possono dare in qualche caso complicazioni (linfedema, ecc.) ma che variano da caso a caso. Comunque un chirurgo esperto potrà spiegarle in modo più esaustivo tutta la procedura. Dott.sa A. Di Landro -  CentroStudiGised

 

Buongiorno, mio marito ha subito un' asportazione di un nevo che grattandolo aveva sanguinato, una volta guarito era di colore rosato. L' istologico è il seguente - Nevo composto con focali modificazioni di tipo regressivo. Margini valutabili indenni.- Dal momento che non so cosa voglia dire "regressivo" se considerarlo termine benigno o maligno, ma ho letto che potrebbe nascondere l' evoluzione di un melanoma, vorrei un consiglio medico competente. Non sappiamo come comportarci.

L'esame istologico indica che si tratta di un nevo m., non di un melanoma: la regressione è un fenomeno che si può verificare, in genere più facilmente nelle persone giovani,e non è indicativa di malignità. Dott.sa A. Di Landro - CentroStudiGised

 

Salve, circa tre mesi fa ho asportato un neo in zona lombare rivelatosi poi melanoma in situ. Come da protocollo ho effettuato intervento di radicalizzazione ed eco addome + eco ai linfonodi bilateralmente. Sono in attesa dell'esito istologico della radicalizzazione. A preoccuparmi ora è un neo posto sul lato destro del mento che ho sempre avuto ma che ultimamente si è ingrandito e sento pulsare...il mio dermatologo lo ha definito"neo della bellezza" e mi ha detto che questa tipologia di neo viene asportata solo per fini estetici. Mi sembra di capire che possa trattarsi di nevo dermico... è possibile che un neo cresca e inizi a dare fastidio senza tuttavia essersi trasformato in qualcosa di maligno? Grazie per l'attenzione.

È possibile, spesso dipende anche dalla concomitante presenza di un complesso pilifero. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Ho ... anni e recentemente mi è stato asportato un melanoma che l’indagine istologica ha così classificato: melanoma microinvasivo in fase di crescita radiale con ampie zone di regressione maggiori del 75%; su Nevo papillomatoso. No regressione. No ulcerazione. No infiltrazione vascolare. Mitosi 1 per mm2. Infiltrazione linfocitaria presente. Distanza dai margini laterali e profondi dell’exeresi maggiore di 5mm, su losanga di cute di 2.5cm x1.5cmx1cm. Classificazione: pt1a. C'è da preoccuparsi? Necessaria, per via della regressione la ricerca del linfonodo sentinella? Quali sono le probabilità di positività.

Non è indicato lo spessore ma solo lo stadio, la presenza di regressione è ancora una caratteristica dibattuta e comunque non primaria per una stadiazione 1a, piuttosto la presenza di una mitosi per mm2 potrebbe anche giustificare l'esecuzione dell'esame del linfonodo sentinella. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Gent. Dottori, circa 10 giorni fa è comparsa sull' alluce di mio figlio, di 16 anni una piccola linea nera di circa 5 mm, orizzontale rispetto al bordo libero dell' unghia. Questa formazione si è presentata dopo un trauma al piede ma non assomiglia a un ematoma, quanto più a una scheggia. Ho avuto modo di farla valutare dal dermatologo nella consueta visita di controllo nei che dopo averla osservata con il dermatoscopio ha confermato la verosimile origine traumatica, suggerendoci comunque di fotografarla per rivalutarla tra una quarantina di giorni. Ecco, l'indicazione, se pur comprensibilmente dettata da zelo e prudenza mi ha in realtà allarmato. Mi confermate, come mi ha spiegato il medico che normalmente le lesioni melanocitiche pericolose, sono di natura longitudinale e che originano dal letto unguelale? Il tempo di osservazione consigliato ci da sufficiente margine di sicurezza? Grazie. Una mamma in ansia.

Stia tranquilla e segua i consigli che le hanno dato: le lesioni melanocitarie sono longitudinali e non compaiono improvvisamente. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buongiorno dottore, le chiedo gentilmente se volesse darmi qualche indicazione sul percorso da seguire a seguito della rimozione di un nevo di colore rosaceo situato in zona epigastrica. Il nevo era presente da molto tempo (circa 20 anni) e sempre tenuto sotto controllo dermatologico. All’esame istologico viene definito "di interpretazione complessa", caratterizzato da nidi nevici del derma superficiale e medio che tendono alla confluenza. Lo spessore risulta di 1.4 mm, no atipie di alto grado, no figure mitotiche Il quadro morfologico pone diagnosi differenziale tra un nevo displastico con alone ed una lesione melanocitica atipica (MELTUNP). Presente focale colonizzazione dell'epidermide che che non giunge mai allo strato superficiale. Mi viene raccomandata una valutazione multidisciplinare ed allargamento del sito chirurgico che effettuerò a breve. Sarà sufficiente l'allargamento della ferita chirurgica o pensa che siano necessari altri accertamenti? La ringrazio anticipatamente. Buona giornata

Le consiglierei una revisione dei vetrini solo per vedere se si può dare una collocazione più precisa alla lesione: i meltump sono tumori melanocitari a incerto potenziale maligno difficilmente classificabili, per di più nel suo caso vi è anche il dubbio se inserirlo in questa già "confusa categoria" oppure no, visto che viene presa in considerazione anche la possibilità del nevo displastico con alone. In ogni caso l'allargamento, nella totale incertezza, va fatto, e ritengo che altri accertamenti non servano. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Egregio dottore, le scrivo per avere informazioni in merito al melanoma ungueale di cui ho appena saputo l'esistenza. La caratteristica dovrebbe essere una lunga linea nera. Io ho una leggera linea, sottile e piccola che non arriva alla base dell'unghia ma che, a questo punto, vorrei far vedere. Secondo lei è necessaria una visita? La ringrazio e la saluto cordialmente.

Non pensiamo che la minima stria pigmentaria che si è vista sul letto ungueale possa essere un melanoma, ma comunque certo è meglio che si sottoponga a visita dermatologica, durante la quale anche con l'esame in epiluminescenza sarà più facile fare una diagnosi corretta. Dott.sa A. Di Landro - CentroStudiGISED

 

Buongiorno Dottore a novembre mi hanno asportato un neo che dall’esame istologico è risultato essere un melanoma, a gennaio ho fatto l’operazione di ampliamento ed è tutto risolto visto che era di 0.4 mm, oggi ho effettuato il follow up di controllo e sulla spalla destra mi hanno trovato una lentigo piccolo di 3 mm che mi hanno detto di asportare, volevo sapere se questa lentigo è preoccupante. Premesso che mesi fa mi era già stata diagnosticata ma da tenere sotto controllo e mi era stato detto che si trattava per la troppa espiazione al sole. Grazie.

La lentigo è benigna, ma se le è stato consigliato di asportarla non posso certo essere io a dissuaderla. Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGISED

 

Buona sera io due mesi fa ho tolto un neo (sotto il collo lato sx) che per la mia dermatologa non era niente di che, però avendolo tolto poi nel suo ambulatorio e fatto l esame istologico la risposta è stata melanoma maligno nodulare ulceroso 5liv klarc fatto l'allargamento con l'asportazione di 4 linfonodi sentinella fatto l'esame istologico risposta positiva adesso dopo circa due mesi dall' intervento mi è uscito prima un neo su una vecchia cicatrice sotto il ginocchio sx poi sulla cicatrice dell'allargamento. La mia dermatologa mi ha detto che è tutto ok ho fatto anche degli esami del sangue di mia iniziativa e ci sono dei valori abbastanza alti sia dei globuli rossi che proteina c reattiva che è il triplo ecc. Volevo sapere se fare come dice la mia dottoressa di stare tranquillo o fare degli accertamenti mirati, se è si cosa mi consigliate grazie!

Le consiglio di rivolgersi ad un centro specializzato dermatologico o oncologico universitario od ospedaliero (con urgenza). Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGISED

 

Gent.mo Dott. ho ... anni e mi sono sottoposto ad una visita dermatologica per il controllo dei nei, (da notare che non è la prima volta che la faccio) e mi hanno indicato sulla visita il presente esame: Esame obiettivo su cute e mucose visibili: Fototipo 3 Si raccomanda asportazione chirurgica ed esame istologico di: -lesione pigmentata di natura melanocitaria,localizzata in sede DELTOIDEA DX, bruno-nerastra, 6 mm, pattern reticolare irregolare con area eccentrica di rinforzo della trama (NEVO DISPLASTICO vs SSM). Vorrei gentilmente sapere qualcosa in merito a questo tipo di neo perché non ho capito bene di cosa si tratta e se posso vivere tranquillo. La ringrazio e Le porgo cordiali saluti

Deve farlo togliere perché sospettano possa anche essere un melanoma superficiale, che, in ogni caso una volta tolto non dovrebbe destare particolari preoccupazioni. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

A mia madre a seguito di una visita dermatologica post terapie antitumorali (chemio-radio) è stato riscontrato un possibile melanoma. È possibile che sia causato dalla radioterapia? Durante i trattamenti infatti ne sono comparsi molti su tutto il corpo. Quanto tempo deve passare dalla visita dermatologica all'asportazione del neo? La ringrazio in anticipo,

Non credo che si debba ascrivere alle terapie la comparsa della neoformazione. Se il sospetto di melanoma è reale andrebbe tolto in tempi brevi, e questi dipendono dalle caratteristiche cliniche della lesione stessa. Prof. Cleto Veller Fornasa -Centro Studi GISED

 

Salve dottore le scrivo per mia mamma una signora di ... anni alla quale dopo mappatura nei è stato diagnosticato un sospetto melanoma di 2 millimetri di diametro di colore bruno con bordi regolari da togliere: ma se così fosse sarebbe in fase iniziale? Anche perchè solo dopo i 6 mm si può ritenere un neo sospetto con bordi irregolari, la ringrazio aspetto un suo parere poiché sono molto preoccupata. La ringrazio, saluti

Faccia come consigliato potrebbe essere solo un melanoma sottile  per cui è sufficiente l'asportazione...o anche un’altra lesione pigmentata. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buonasera, il quesito posto riguarda mio padre di anni ... (fototipo II) il quale ad ottobre ha effettuato una visita dermatologica risultata negativa se non per una macula frontale (presente da oltre 20 anni trattata circa 6/7 anni fa con con ... (gel a base di diclofenac) perchè considerata una CHERATOSI ATTINICA) di cui è stata richiesta una ulteriore dermoscopia (ne erano state fatte anche negli anni precedenti). Tale esame è stato effettuato in data a Luglio ma a quanto pare non è stato dirimente ed il dermatologo ha richiesto una BIOPSIA INCISIONALE DELLA LESIONE da lui classificata sulla ricetta medica come "LENTIGO" e di cui attediamo riscontro. A quanto pare quindi, questo esame non ha chiarito il dubbio diagnostico e informandomi ho letto che spesso e volentieri che le BIOPSIE INCISIONALI sono da sconsigliare. Ora mi chiedo: secondo voi qual'è il SOSPETTO CLINICO? Forse LENTIGO MALIGNA o visti i precedenti di CHERATOSI ATTINICA non si è riusciti a fare una diagnosi differenziale perchè entrambe le patologie hanno caratteristiche sovrapponibili? Grazie in anticipo e saluti.

Ritengo che la lentigo maligna sia riconoscibile, ma in ogni caso averla biopsiata non è poi un grosso errore. Dall'atteggiamento dei medici e dalla durata della lesione mi pare si possa comunque essere tranquilli. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Salve, sono una ragazza di ... anni e la pelle molto chiara e faccio da tre anni la mappatura dei nei, ne ho due scuri zona sotto ombellico e sul fianco, il dermatologo per due anni me li ha tenuti sotto controllo e mi ha detto che siccome stavano cambiando ed è inutile levarli all’ ultimo momento meglio toglierli subito cosi non ci pensavamo più, e mi ha preso esame istologico e asportazione al..., il mio dottore di fiducia mi ha fatto fare però di nuovo la mappatura con luminescenza, e l’ho fatta sui due nei al ... e il dermatologo di turno vedendo i nei mi ha comunicato che non erano da asportare e andava tutto bene, non c erano rischi e che sarei dovuta tornare l’anno dopo per il controllo tradizionale (strano che uno abbia suggerito di asportare e l’altro no). Comunque informandomi sull'asportazione del neo mi sono imbattuta nelle cure del dottor simoncini e ho visto casi di persone sia con video sia su forum che si sono tolte melanomi e nei con applicazione tutti i giorni di tintura di iodio, sono rimasta allibita, e ho provato la tintura di iodio per due giorni ma poi mi sono fermata perchè volevo capire e cercare più informazioni, nonostante queste persone tolgono sempre più nei con questo metodo, ho visto anche che c'è una crema di asportazione del neo chiamata mole...che rimuove il neo. In attesa della prossima visita che sarà a breve, volevo un suo parere sullo iodio, sulla mole... e sul parere discordante dei due dermatologi...non è strano?

Non conosciamo il metodo di far regredire un melanoma con la tintura di iodio; attenzione! Questo tumore è ad oggi tra i più maligni in quanto, oltre alla terapia chirurgica, non ci sono ad oggi terapie in grado di arrestarne la progressione, per cui quanto prima si asporta, più ci sono possibilità di far “guarire” il pz. Anche il fatto che due specialisti abbiano per i suoi nevi uno consigliato di asportarli, l’altro no, può dipendere dal fatto che il primo più genericamente consiglia asportazioni a scopo preventivo, per eliminare un rischio generico di insorgenza su un nevo di un melanoma che dopo anni potrebbe verificarsi, mentre il secondo si attiene a dati di obiettività clinica e di epiluminescenza, che non evidenziano rischi attuali per i suoi nevi. Dott.ssa Anna Di Landro Bg -CentroStudiGised

 

Salve dottore, a mio padre ...enne è stato diagnosticato un melanoma nodulare con spessore di breslow 4,1 ed infiltrato linfocitario intratumorale presente. Stiamo aspettando di fare la TAC. Può darmi qualche indicazione? Grazie mille, sono molto preoccupata.

Non so dove lei abiti, comunque è il caso che il papà sia seguito presso un reparto/clinica chirurgica/oncologica specializzata in tale tipo di neoplasie. Aggiungo solo che esistono varie possibiltà farmacologicheper affrontare i casi avanzati di melanoma come vemurafenib, ipilimumab, ecc. Non tutti in commercio ma per i quali ci si può anche interessare. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buongiorno dottore, mia figlia di origine brasiliana con carnagione scura di ... anni ha asportato un nevo sul dorso del piede sinistro. Il referto che abbiamo ritirato dice: Losanga cutanea di cm 2.3 x 0.8 pervenuta parzialmente fissata con neoformazione rilevata, di colorito grigiastro, a superficie regolare, a margini regolari, delle dimensioni di cm. 0.8 x 0.8. Al taglio, aspetto omogeneo brunastro (materiale incluso in toto) Diagnosi istoligica: Tumore melanocitico epitelioideo pigmentato suggestivo per nevo blu epitelioideo. Non si può escludere melanocitoma epitelioideo pigmentato di incerto poteziale maligno. Margini indenni. Opportuno stretto follow-up e seconda opinione diagnostica. Immunoreattività: S-100, HMB45, Melan A, p16: coerenti. Per cortesia mi dica qualche cosa, siamo tutti in ansia! Grazie per la sua gentilezza.

Non specifica in quale struttura sia stata fatta la diagnosi istologica in quanto oltre a un nevo blu potrebbe trattarsi di un nevo di Spitz. Le consigliamo comunque di richiedere un secondo parere di un istologo esperto in lesioni pigmentarie. Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Buongiorno, a mia madre dopo una biopsia e' stata diagnosticata una losanga cutanea di cm1,1x0,4 interessata da lesione pigmentata di cm0.6 lentigo maligna margini escissionali indenni. E' curabile?

Non specifica l'età di sua madre e la sede di localizzazione della Lentigo maligna, che insorge in genere in aree fotoesposte cronicamente, come il viso, e ha uno sviluppo molto lento. Ora, visto che l'asportazione è stata eseguita "in toto", e lo dice la dizione" margini di resezione indenni", dovrà il chirurgo decidere con l'anatomopatologo se fare un secondo intervento per ampliare l'asportazione o no e fare uno screening per eventuali metastasi, con un periodico follow-up. Dott.ssa Anna Di Landro Bg - CentroStudiGised

 

Buon giorno, sono una ragazza di ... anni. Mi sono stati tolti 2 nei sulla schiena. Nel primo caso tutto a posto, l'esito del secondo dice cosi: nevo intradermico, margini di resezione non valutabili, frammento cutaneo parzialmente sezionato, con malformazione brunastra di cm. 0,3 di diametro ai margini sfumati. Vorrei chiarimenti in proposito. Ringraziando anticipatamente invio cordiali saluti.

Anche in questo caso è tutto a posto. Nessun problema. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Salve, a mia moglie il giorno ... e' stato asportato un neo dall'addome, risultato essere un melanoma, così descritto: losanga cutanea di cm,2.4x1.7 sede di una lesione pigmentata di cm1.6x07 (fianco destro) DIAGNOSI melanoma maligno a crescita superficiale,con quota di componente verticale, insorto su pregresso nevo di cui residua piccola quota dermica, componente cellulare epitelioide, Reazione cellulare non brisk, attività mitotica

State tranquilli al di sotto di un mm. di spessore non dovrebbero esserci problemi. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Ill/mo prof. sono un uomo di ... anni da pochi gg mi è stata diagnosticata dal dermatologo una lesione pigmentata (lentigo maligno) in regione spalla sn. Ieri sono stato sottoposto all'asportazione chirurgica e sono in attesa del risultato istologico. Le chiedo se mi può illustrare meglio il caso. In attesa la ringrazio.

La lentigo maligna è ritenuta un melanoma in situ e pertanto non preoccupante, aspetti l'esame istologico e poi stabiliranno eventuali nuovi approcci. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buonasera, a seguito visita dermatologica dei nevi ho preferito far togliere a mio marito di ... anni un neo considerato "da tener sotto controllo". Infatti dall'esame istologico è risultato quanto segue: Melanoma maligno a cellule epiteliodi infiltrante il derma papillare (II livello Clark) - sp. infiltraz. mm 0,3 - mitosi per mm quadrato = 0 - infiltrato linfocitario intratumorale abbondante e peritumorale moderato - ulceraz. assenti - invasione vascolare assente - distanza min dai margini mm 1. Il chirurgo ha deciso per lunedì prossimo di asportare un'ulteriore parte attorno al neo tolto con rimozione linfonodo sentinella. Io sono tremendamente in ansia, lei cosa pensa? La ringrazio di cuore e spero riesca a rassicurarmi un pò.

Penso che non vi saranno problemi. Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGISED

 

Salve grazie del servizio anticipatamente. Ho una nipote di anni ... alla quale è stato tolto un nevo,e dall'esame è stato diagnosticato un melanoma cutaneo, tipo a diffusione superficiale (SSM), a cellule epitelioidi, in fase di crescita verticale, moderatamente pigmentato, non ulcerato, infiltrante il derma papillare sino all'interfaccia con il derma reticolare (Livello III di Clark; spessore sec. Breslow 3,80); infiltrato linfocitario peritumorale: presente,modesto,intratumorale (TIL) assente (noBrisk); non evidenza di regressione, nè di immagini di angioinvasività. Attività mitotica: 6 mitosi per mm2. La lesione rispetta i margini laterali e profondo del resecato. Volevo sapere il percorso da intraprendere. Grazie.

La situazione merita il controllo di un centro qualificato le notizie che invia non sono del tutto esaustive ed indicherebbero la teorica necessità di eseguire TC torace, addome-pelvi, cerebrale Esami di routine (emocromo, ALT,GGT, ALP, LDH, proteina S-100) Linfonodo sentinella. Come vede è assolutamente necessaria una mano esperta che guidi la fase diagnostico/prognostica. Prof. Cleto Veller Fornasa - CentroStudiGISED

 

Buongiorno. Sono un ragazzo di ... anni. Mi sono recentemente sottoposto ad un intervento di asportazione di un nevo poichè ritenuto pericoloso dal dermatologo. All'esame istologico è risultato essere: "Melanoma a diffusione superficiale a cellule epiteliodi pigmentate non ulcerato, con scarsa reazione infiammatoria, non si osservano mitosi dermiche, é presente nel derma medio un piccolo focolaio di flogosi cronica granulomatosa. La neoplasia risulta completamente escissa. III livello Clark 0,4 mm Breslow." Mi è stata prescritto un allargamento del precedente intervento e studio ecografico di linfonodi ascellari ed inguinali, e dell'addome; e altre analisi del caso. Nonostante la dottoressa mi abbia tranquillizzato dicendo che non è nulla di particolarmente allarmante, vorrei se possibile essere tranquillizzato anche da voi. Grazie e distinti saluti

La tranquillizzo; quello che fanno è corretto e non deve aver timori. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Buon giorno, 1 anno fa mi hanno trovato un melanoma per caso pensando fosse un nevo displasico, sono stati bravissimi. Melanoma diff superficiale breslow 0,03 clark 1 no mitosi no ulcerazione no infiltrazione colore brunastro margini indenni. A parte le mappature mi hanno detto di non fare più niente e di vivere tranquilla! Cosa ne pensa? E cosi?

Confermo, stia tranquilla e continui a fare controllare la pelle. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Egregio Dott pur avendo una pelle che abbronza anche scappando dal sole divento subito nera. Purtroppo mi è stato trovato un melanoma superficiale 4 stadio linfonodo sentinella positivo. Dovevo fare lo svuotamento ma ho rifiutato, la total body e la pet sono negative. La mia domanda è questa dopo quanto questo male di solito metastatizza non esponendosi al sole si possono evitare altri rischi? E dopo quanto tempo posso sentirmi per così dire libera da questo incubo? Non mi è stata effettuata alcuna cura ne prevenzione in quanto ho rifiutato lo svuotamento è possibile anche questo? Mi dicono che sono cellule, possibile che non c’è altro modo per poterle identificare e curare? La ringrazio e mi scuso per tutte le domande ma mi creda si parla tanto di cancro che fino ad ora non ho trovato da nessuno risposte esaurienti. Grazie Distinti Saluti

Devo dirle che ha sbagliato a non seguire il consiglio dei colleghi, esistono dei protocolli che possono salvare il paziente. Risposta precisa alle altre sue domande non si può dare, dipende dal'età
dalla salute in generale, dalla esatta stadiazione del melanoma, dalla sua esatta sede ecc. E' ancora in tempo, si affidi agli specialisti. Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Salve, vorrei esporre un problema serio che da qualche giorno mi sta disturbando, a mia madre è stato diagnosticato: Melanoma a diffusione superficiale in fase di crescita verticale, associato a nevo 3 livello di Clark; spessore secondo Breslow mm 1.2. Infiltrato linfocitico intratumorale (TIL): assente. Pigmentazione: scarsa. Desmoplasia: assente. Invasione vascolare e\o perineurale: assente, non evidenza di mitosi. Margini laterali e profondi: NEGATIVI pT2. Esame macroscopico: un mese fa le è stata asportata una Losanga cutanea di cm 1,2 x1x0,6 comprendente una rilevatezza brunastra, distante mm 1 dal margine di escissione.

Non vedo la misura in superficie del melanoma ma penso che l'intervento andrà allargato inoltre andranno studiati i linfonodi regionali. Veda con gli specialisti del centro ospedaliero a lei vicino ...e in linea di massima stia tranquilla chè i dati sono abbastanza rassicuranti. Prof. Cleto Veller Fornasa – Centro Studi GISED

 

Buon giorno e grazie del servizio! Avrei necessità di sapere se io, che ho molti nei in tutto il corpo e che mi sottopongo già da anni al controllo annuale, posso fare uso delle lampade a infrarossi (non uva) per curare i miei molteplici dolori alla schiena e cervicale. Vi ringrazio molto.

Non ci sono segnalazioni di correlazione dirette tra l'esposizione a questi raggi e l'insorgenza di melanoma da nevi ed essendo l'esposizione limitata all'area di irraggiamento, Le possiamo dire di stare tranquillo; con i veri RX e con gli Ultravioletti invece sappiamo che si aumenta il rischio. Dott.ssa A. Di Landro BG - CentroStudiGISED

 

Spett.le dott. Le invio la seguente mail perchè mi è stato consigliato da un dermatologo di fare la visita nell'unico ospedale specialistico per la pelle di..., per un neo sospetto vicino all'ombelico. Il neo è cresciuto negli anni, ha i bordi irregolari e non è uniforme come colore, è anche più grande di 6 mm. Per avere la visita e quindi la prescrizione per asportarlo ho dovuto aspettare sei mesi. Il mio medico curante dice di farlo vedere a lui nel frattempo, dice che se c'è pericolo lui lo vede. Però ho letto, anche nei numerosi articoli su internet che la diagnosi non è a vista, a meno che il melanoma sia ormai ad uno stadio avanzato. Ho anche un pippolino in testa, colore rosaceo, rilevato, che però non riesco a vedere da sola perchè è sopra la nuca. Potrebbe essere a rischio anche questo? Ho veramente tanta paura. Sa indicarmi uno specialista privato a ..., in possesso di microscopio e apparecchiature idonee a tutti gli esami? Spero di si. Grazie.

Gentile signora, capisco la sua ansia. La diagnosi di melanoma è in primo luogo visiva da parte di un dermatologo esperto. A scopo di screening si considerano meritevoli di valutazione specialistica le lesioni che rispondono alla cosiddetta regola dell'ABCD: lesioni Asimmetriche, con Bordi irregolari, Colore variegato, Dimensioni superiori a 5 mm che crescono nel tempo. La dermatoscopia può rappresentare un ausilio diagnostico in caso di dubbi. Per quanto riguarda la lesione al cuoio capelluto è difficile dare un parere in assenza di ulteriori informazioni. Tuttavia, mi sentirei di dirle di non nutrire eccessiva ansia. Si tratta di una localizzazione assai rara per il melanoma. Infine, mi spiace ma non rientra nei nostri scopi e attività quella di dare indicazioni su singoli specialisti. La saluto molto cordialmente Dott. Luigi Naldi Coordinatore Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia.

 

Salve, mi chiamo (...) e vorrei avere delle delucidazioni sui Melanomi raccontandovi una situazione a me molto a cuore... un'amica di mia mamma nell'estate del 2001 all'... si è fatta asportare un melanoma cresciutole su di un neo sulla gamba dx. Al suo ritorno, l'avevano analizzato e le avevano detto che era maligno al III livello di Clark, ma che doveva tenersi sotto controllo ogni 6 mesi per la durata di 5 anni e sarebbe stata fuori pericolo. A distanza di 3 mesi (dicembre del 2001) le sono spuntate altre 2 macchie sulla schiena e nel mese di febbraio 2002 è stata nuovamente ricoverata all'... dove però non è stata operata ma le sono state prescritti dei cicli di punture Nel mese di settembre 2002 è risalita nuovamente per un altro controllo e nonostante stesse perdendo i capelli le è stato detto che tutto stava procedendo per il meglio ma adesso nel gennaio del 2003 le sono spuntate ancora altre 2 macchie (sull'addome). Lei ha 32 anni suo marito mi ha detto che purtroppo il calvario è molto lungo (circa 15/20 anni) ma non rischia di morire. L'unica cosa che ho potuto vedere era la grandezza del melanoma esteso sopra il neo e purtroppo non era di 6 mm ma molto più grande...... Ho letto in internet "Come accennato in precedenza, i pazienti con lesioni sottili (di spessore <0.75 mm) hanno un tasso di sopravvivenza a 5 anni superiore al 98%, mentre quelli con lesioni più spesse (>4 mm) hanno una sopravvivenza a 5 anni inferiore al 50%. La presenza di metastasi linfonodali regionali comporta la riduzione al 36% della sopravvivenza a 5 anni. Questa si abbassa al 5% in caso di metastasi a distanza".. Vi sarei grata se poteste farmi sapere, per quanto vi è possibile, in base a quanto spiegatovi...se è realmente in pericolo di vita o se come le è stato detto, è solo un lento e lungo calvario ma non mortale. Vi ringrazio anticipatamente ed invio Cordialissimi saluti.

Cara (...) ti ringrazio per il messaggio. Il melanoma è un tumore maligno che origina dai melanociti, cellule presenti nell'epidermide e responsabili dell'abbronzatura. Le stesse cellule possono raggrupparsi a formare i nevi (o nei) melanocitici, formazioni del tutto benigne e molto comuni. Il melanoma può insorgere tanto su un nevo che sulla pelle apparentemente sana. Il rischio di è maggiore nelle persone con pelle chiara, occhi azzurri o verdi, e capelli biondi o rossi. Il rischio aumenta quando vi sia una storia di esposizione eccessiva al sole, con ustioni (o scottature) solari, specie in età infantile. Inoltre, il rischio di melanoma aumenta in persone con molti nei. Una storia familiare di melanoma è un ulteriore fattore di rischio ed è bene che i familiari di pazienti con melanoma si sottopongano ad una visita dermatologica di controllo. La prognosi (la probabilità di sopravvivenza) nei cinque/dieci anni successivi alla diagnosi dipende, soprattutto, dallo spessore della lesione iniziale (espressa in mm) e dal livello di invasione secondo Clark. Lo spessore non è il diametro della lesione in superficie (come mi sembra hai creduto tu) ma lo spessore verticale della lesione misurata al microscopio. Al III livello di Clark corrisponde una probabilità di sopravvivenza a 5 anni pari a circa il 95% (molto alta dunque). Credo che le punture che la signora sta facendo siano di un farmaco che aiuta le difese dell'organismo contro i tumori definito come interferone alfa. Credo che le lesioni osservate sulla schiena non siano in relazione con il melanoma. La signora dovrà ben proteggersi dal sole e seguire le cure indicate dai medici. Mi sembra che si debba essere ottimisti. Cari saluti Dott. Luigi Naldi Coordinatore Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia.

 

Buongiorno, sono un ragazzo di... che ha una paura tremenda del melanoma, una paura che mi è subentrata nel momento in cui alcuni anni fa ho perso mio padre per un tumore. Penso di essere un soggetto a rischio in quanto sin da bambino ho sempre avuto molti nei e solo adesso mi sto preoccupando. Ho paura di andare dal dottore e in estate mi ricopro i nei con una crema a protezione totale. Come devo fare per farmi passare la paura e andare da un dottore? Grazie

Il Suo problema principale, come Lei giustamente ha detto, è la paura di andare da un medico. Sappia comunque che ben raramente dietro un nevo si cela un melanoma e che, quel che più conta, se c'è questo rischio l'unica strada è intervenire chirurgicamente su lesioni sospette. Dunque dovrebbe aver paura proprio a tenersi i Suoi nei senza averli sottoposti alla valutazione di un esperto. Dott. Bruno Pansera-Dermatologo

 

Buongiorno dottore volevo chiederle un'informazione. Mio marito ha una macchia scura sulla tempia comparsa improvvisamente dalla sera alla mattina, il medico di base pensa possa trattarsi di "acantosi", e ha detto di tenere sotto controllo se si modifica, volevo sapere se fa parte di un melanoma e se è sempre meglio una visita specialistica, premetto che mio marito soffre da tre anni di fibrosi polmonare e attualmente è in cura cortisonica. In attesa di una sua risposta distintamente la saluto.

E' difficile capire da quanto descrive di cosa possa trattarsi e cosa abbia voluto intendere il dottore con il termine di acantosi (che è una definizione istologica, non clinica). Senz'altro utile una visita da uno specialista esperto in materia per una esatta definizione del caso. Cordialità, Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

Buongiorno sono un ragazzo di vent'anni. L'altro giorno il barbiere mi ha provocato una lesione ad un neo tagliandomi i capelli con conseguente fuori uscita di sangue. Cosa devo fare? E' vero che puo' degenerare in un melanoma? Distinti saluti

No, non essere spaventato: il trauma momentaneo non è così pericoloso come si dice, è importante che il neo guarisca ritornando come era prima, se vedessi che cresce o cambia di colore allora è utile che ti sottoponga a visita. Cordialità, Dott.ssa Anna Di Landro - GISED

 

E’ stato asportato a mia figlia di 25 anni un neo sul gluteo, sospettato di essere un melanoma. E’ stata prescritta l'indagine del linfonodo sentinella. Le dimensioni del sono: 0,70x0,70x0,60 mm. Quale decorso avrà secondo lei?

Lo spessore della lesione è modesto e se, come penso, il linfonodo sarà negativo, si possono fare previsioni "ottimissime". Cordialità, Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

 

Mi è stato diagnosticato un melanoma di II livello Clark infiltrazione del derma papillare, spessore 0,72 – secondo Breslow, a basso indice mitotico con moderata infiltrazione linfocitaria peritumorale. Non Brisk. Per cortesia può dirmi di cosa si tratta e se un melanoma di questo tipo può essere recidivo?

Il melanoma è una neoplasia di gravità variabile a seconda del livello di invasione e dell'indice di Breslow. Nel suo caso siamo entro limiti rassicuranti che dovrebbero escludere sorprese future. Cordialità, Prof. Cleto Veller Fornasa - Centro Studi GISED

Buongiorno, vorrei sapere cosa sono i nei compositi e se sono potenzialmente pericolosi. Questo anno ho tolto 5 nei di cui uno era un melanoma in situ, 3 erano nevi compositi e uno era un nevo dermico. La mia dottoressa ha detto che abbiamo fatto bene a toglierli che il composito è un neo benigno che nasconde sotto un neo maligno ma non ho trovato alcuna definizione di questo tipo nel web, quindi penso di aver capito male. Grazie

Non si capisce che informazione le abbia dato la sua dottoressa, perchè il nevo composto è un nevo del tutto tranquillo, benigno, che non nasconde niente di maligno e non serve asportare a tappeto. Si rivolga a persona più competente in materia per essere meno spaventata. Dott.sa A. Di Landro CentroStudiGised


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