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Fra' Galgario e i nevi di Miescher

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Doppio ritratto del conte Giovanni Secco Suardo con il suo servo

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Doppio ritratto del conte Giovanni Secco Suardo con il suo servo (Fra' Galgario, 1655-1743)

Sembrano davvero parlare con gli sguardi e gli atteggiamenti i personaggi ritratti dal pittore di origini bergamasche Giuseppe Ghislandi, detto Fra' Galgario. Vissuto tra il 1655 ed 1743, tra la Lombardia ed il Veneto, il pittore, divenuto frate laico nel convento di San Francesco da Paola a Venezia, assunse il nome di Vittore, continuando la sua opera di ritrattista attento ai particolari e capace di rendere in modo naturale l'aspetto fisico e le caratteristiche psicologiche dei soggetti dipinti.

Venuto a contatto con i maggiori pittori del suo tempo, italiani e stranieri, egli seppe creare un modo tutto personale di rappresentare le persone ritratte tanto da diventare "il pittore della Bergamo del '700". Uomini di lettere, di chiesa, artigiani, dame, cortigiani prendono vita nei suoi dipinti in maniera naturale e senza alcuno spirito celebrativo.

In uno di questi dipinti, il Doppio ritratto del conte Giovanni Secco Suardo con il suo servo, un esponente della aristocrazia di Bergamo è dipinto accanto al suo servo ma non sembra esserci differenza di rango tra i due uomini.

Sul viso del servo è possibile osservare alcuni Nevi di Miescher, formazioni melanocitiche benigne, in genere a forma di cupola, di colore variabile da quello della cute fino a marrone, presenti soprattutto sul volto o sul cuoio capelluto di individui adulti.


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