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Il discorso della montagna (Cosimo Rosselli, 1439-1507)
"Pinsi e pingendo fei
Conoscere quanto il bel colore inganna;
Et a' compagni miei,
Come tal biasma altrui, che se condanna".
Così recita l'epitaffio dedicato a Cosimo Rosselli, pittore fiorentino, la cui vita è raccontata dal Vasari nel suo libro Le vite de' più eccellenti pittori, scultori, e architettori. Racconta il Vasari come il pittore fosse riuscito, utilizzando in maniera esagerata colori vivaci, ad abbagliare gli occhi del papa e a vincere un premio in denaro, che il papa Sisto V aveva promesso al pittore più valente e magnifico, tra quelli impegnati ad affescare la Cappella Sistina. Cosimo Rosselli riuscì ad incantare il papa ed a strappare il premio a pittori come Sandro Boticcelli, Domenico il Ghirlandaio, Luca da Cortona etc.
Nell'affresco dedicato al discorso della montagna di Gesù, dipinto tra il 1481-82 anche con la collaborazione di un altro pittore, Piero di Cosimo, sono rappresentati tre episodi della vita di Gesù riportati dai Vangeli: tra questi, a destra, vediamo la Guarigione del lebbroso. L'uomo inginocchiato porta evidenti sulla pelle i segni della malattia.
La lebbra o morbo di Hansen è una malattia infettiva cronica dovuta al batterio Mycobacterium leprae che può presentarsi con differenti manifestazioni a carico della pelle e dei nervi periferici. Se diagnosticata presto può essere facilmente trattata con antibiotici specifici.